Dopo le affermazioni del Ministro Pecorario Scanio, che in Italia la temperatura ambiente cresce tre volte più che nel resto del mondo (sic!), in TV appare l’esperto ambientale Prof Franco Prodi che smentisce ma offre un ricarico, come si dice a poker, di luoghi comuni ambientalisti poco dimostrati. Da qui lo spunto di una lettera al “Il Foglio”: |
Al Direttore
Dopo “8 ½ “ di ieri sul clima ho chiaro che:
gli agenti federali sono “chiacchere e distintivo” (De Niro-Al Capone)
i politici sono “chiacchere e televisione” (Grillo)
e i climatologi di scuola ambientalista sono “chiacchere e modellistica” (Franco Prodi)
Quando tutti ma proprio tutti gli studenti di ingegneria sanno che i modelli al computer senza verifiche sperimentali sono garbage in, garbage out. Infatti prevedere con modelli sul clima che il riscaldamento globale del pianeta sarà tra un secolo 1 o 5° C (International Panel on Climate Change ONU) equivale a dire che un adulto ha una aspettativa di vita che oscilla tra 100 e 500 anni. Accipicchia e acciderba! direbbe Totò. Il grande matematico Von Neuman -ideatore del calcolo al computer- ironizzava così: datemi tre parametri liberi nel modello e vi creero’ l’elefante, datemene un quarto e lo farò volare.
E poi: troppe inesattezze non degne dello scienziato Franco Prodi: che la CO2 è il principale gas serra, mentre tutti ma proprio tutti gli studenti di ingegneria sanno che e’ il vapore acqueo di gran lunga il più importante (2/3 Direttore, 2/3 circa è la superficie terrestre coperta da mari ed oceani, e di vapore in aria ce ne è tanto); che la sorgente principale di gas serra nell’atmosfera non è l’uomo bensì lo scambio di massa con gli oceani e le terre emerse, i vulcani e le emissioni animali peti compresi; che al Polo Nord i ghiacci si riducono ma al Polo Sud sono in aumento, che la nuvolosità gioca un effetto notevole sul riscaldamento in arrivo sul terreno e nessuno proprio nessuno la sa prevedere. E via enumerando.
A proposito, ha fatto bene ha tenersi vicino un maglioncino queste sere d’estate. Anch’io l’ho trovata freschetta. Scriviamo un modello? |